Manuela ha la tecnica, l'ha conquistata negli anni da studentessa, l'ha fatta sua per poter andare oltre i canoni. La tecnica diventa quasi da subito strumento, per svincolarsi, per sperimentare. Il suo primo approccio personale; perché Manuela è contraria a riprodurre la realtà così come la vedono tutti, sarà quello di utilizzare il caldo colore ad olio per i suoi dipinti figurativo-metafisici. Ma come ogni artista che si rispetti, curiosa e sempre alla ricerca, Manuela non si ferma, sperimenta il materico utilizzando colori ad olio impastati a malte e pomice per dare spessore al suo sentire. Le sue tele prendono vita, concretezza da una progettualità sempre presente, ma anche dall'istinto che a seconda dello stato d'animo può ribaltarne le sfumature di volta in volta. Nei suoi recenti astratti, scopre la freschezza e la versatilità dell'acrilico che le offre nuove opportunità pittoriche, e con l'ausilio di materiali tridimensionali arricchisce di una nuova dimensione la sua espressività. Osservando i suoi dipinti, si nota l'evoluzione, il dinamismo nell'approccio ai diversi strumenti. Soprattutto si ha la sensazione che mentre si aggiungono strati, spessore alle sue tele, si tolgano strati, sovrastrutture, alla sua anima, che vediamo sempre più libera, evolversi. Questa evoluzione ha il suo apice nella compiutezza della scultura. Le sculture di Manuela hanno una specialissima attrattiva per chi osserva, perché estremamente armoniche nonostante siano costituite da materiali eterogenei e apparentemente incompatibili. Malgrado l'evoluzione alla scultura, sia scaturita dall'embrione delle sovrapposizioni materiche nella pittura, le sculture di Manuela sembrano leggere, volatili, eteree pur mantenendo una struttura concreta nella geometricità rivisitata delle forme. Il colore, ancora una volta detta le sensazioni, amplifica le forme, le rende vive e dà loro movimento. Certamente Manuela ha dimostrato un dinamismo artistico raro, instancabile, e continuerà a creare nuovi modi per comunicarci la bellezza del suo particolare sentire.                                                                                                                                                                                                                                                                                   Candeloro Gabriella (editor e collaboratrice della web-zine culturale:kultural.eu)